News & Curiosity

Salsiccia: etimologia e origine

La salsiccia, come noi tutti la conosciamo, è un insaccato di carne tipico in molte zone d’Italia, ma molto famoso e consumato anche in tutto il mondo. A seconda di come viene condito e della zona di provenienza, questo salume prende varie denominazioni: Salamella, Salamina, Salamino, Salametto, Lucanica, ecc.
Data la sua composizione pare che questo gustoso insaccato debba il proprio nome alla parola appartenente al latino antico “salsicia”, fusione di due termini: “salsus” e “insicia” che tradotti significano rispettivamente “salato” e “ripieno”.

Sono date dallo storico romano Marco Terenzio Varrone le prime tracce sull’impiego del budello di maiale per infagottare con le spezie e con il sale la sua carne (che solitamente consisteva in un misto di carni magre e grasse tagliate a dadini o tritate). Marco Terenzio Varrone ne assegna l’ideazione e l’utilizzo ai Lucani, popolo conquistato da Roma nel III secolo a.C. (la cui zona di appartenenza coincide con l’attuale Basilicata).

Secondo invece una diceria lombarda, la sua invenzione dovrebbe essere attribuita alla regina longobarda Teodolinda, che realizzò la salsiccia e che ne avrebbe poi donato la ricetta alla popolazione di Monza. Anche i Veneti reclamano la paternità di questo prodotto, asserendo che la salsiccia sarebbe nata sulla loro terra.
In realtà sono tanto numerose le regioni d’Italia che ne rivendicano la natività, tanto da non potergli conferire un’assoluta e certa appartenenza ad una determinata zona o popolo antico. In conclusione, che sia della Basilicata, della Lombardia, del Veneto o di qualunque altra regione d’Italia, il nostro consiglio è sempre quello di consumare tranquillamente e in assoluta serenità questo meraviglioso e gustoso insaccato, simbolo della nostra patria, senza farsi troppi problemi sulla sua origine.

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *