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Coppiette di suino, origini e curiosità

Le coppiette di maiale sono prodotte dalle parti più nobili del suino, utilizzando quindi cosce, filetti o lombi, che vengono tagliate a striscioline larghe circa 1 centimetro e lunghe fra i 10 e i 20 centimetri.

Vengono lavorate entro 1 o 2 giorni dalla macellazione e lasciate ad essiccare legate in coppia (da qui il loro nome) per circa due mesi, al termine dei quali vengono aromatizzate con peperoncino, aglio e finocchietto e rimesse a riposo in frigo per qualche ora. Finita questa lunga operazione, possono essere consumate.

Origini delle coppiette di suino.

Questo prodotto è nato per il fabbisogno della popolazione: le coppiette vennero utilizzate come snack durante i grandi percorsi, compiuti sia per raggiungere i mercati, sia per la pastoria ed diventarono un punto di riferimento colmo di energia per tutti gli avventori.

Nel tempo si diffusero altre carni da utilizzare per la loro preparazione, fra tutte primeggiò la carne di maiale.

In Italia abbiamo infatti una cultura culinaria non paragonabile al resto del mondo: il cibo che un italiano serve a qualsiasi palato curioso rimane nella storia.

Le coppiette sono un esempio dell’ingegno della popolazione locale, che ha preferito inventare una preparazione del tutto nuova e senza precedenti, piuttosto che lasciare marcire il cibo che faticosamente aveva raccolto.

Le coppiette di suino rappresentano la storia che è diventata tradizione e quindi eccellenza e meritano di essere degustate da qualsiasi palato che, assaggiandolo, possa comprenderne la vera identità ed essenza.

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