Coppa, capocollo e lonza: quali sono le differenze?

Il maiale si può mangiare in diversi modi: da friggere, saltare in padella, arrostire, oppure come salume insaccato.
Se c’è una frase che mette d’accordo tutti è questa: “delle parti del maiale non si butta via niente”. Non a caso è uno degli animali che offre un’ampia e molto variegata tipologia di carne. Il maiale oggi è una delle carni bianche più richieste sul mercato ma viene mangiato sin dai tempi più antichi. Spesso e volentieri, in base alle differenti tradizioni, le varie tipologie di salumi che il maiale dispone vengono confusi tra loro.

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L’anima pugliese di Casa Murgia

È dal principio che Casa Murgia si è distinta nella sua capacità di conservazione della tradizione locale.
La Puglia è una regione fantastica, capace di assecondare tutte le esigenze. Il mare, la natura, le architetture, la cucina e l’ospitalità della popolazione vi faranno sentire come a casa. Questa è una terra dove i Greci, i Bizantini, gli Arabi, gli Svevi, gli Aragonesi e gli Spagnoli hanno influenzato l’architettura, la lingua e, parzialmente, le abitudini in cucina.

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Arista di maiale: storia e significato

Con il termine arista si identifica la schiena del maiale macellato, fino al lombo compreso.
Più comunemente con questo termine ci si riferisce alla pietanza costituita da questa parte del maiale cucinata arrosto.
L’arista è molto comune nella cucina toscana, cotta allo spiedo o in forno e aromatizzata con aglio, pepe e rosmarino.

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5 curiosità sul prosciutto crudo

Uno dei salumi più amati e mangiati da tutti è il prosciutto crudo: con un panino, sulla pizza o che sia accompagnato da un formaggio, lo si può gustare in mille modi.
Molto comune come salume (forse il più conosciuto), nasconde comunque una storia e delle peculiarità non indifferenti, che forse in pochi conoscono.
Ecco 5 curiosità particolari sul prosciutto crudo:

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Il Cotechino: le sue origini e la sua evoluzione oggi

Sulle tavole natalizie, e di Capodanno, il cotechino è tradizionalmente protagonista. In molti lo apprezzano, anche se non tutti sanno di preciso cosa contiene e quali sono le sue origini.

ORIGINI

Il cotechino ha origini povere, nasce infatti per utilizzare le carni meno pregiate del maiale. In quanto non idonee alle lunghe stagionature i cotechini erano adatti per le tavole natalizie, dato che la macellazione dei maiali avveniva in dicembre e la brevissima stagionatura li rendeva subito disponibili.
La patria eletta del cotechino è la Pianura Padana, dove pare esistesse già prima del Cinquecento. La tecnica dell’insaccatura nel budello, hanno addirittura origini antecedenti al Rinascimento.

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